Dicono di noi:
In sintesi. Concerto di Gnut & Sollo, biglietto 5 euro, inizia alle 22. Fino a qui tutto bene: il posto è molto carino e l’ambiente è piacevole. Ma subito le cose cominciano ad andare male. Prendo un drink, Japanese Ice Tea, (da sei euro) ma mi accorgo che il bicchiere non è il classico da drink, ma è più piccolo. È la prima volta che vedo quel tipo di bicchiere, e per sei euro forse sarebbe meglio attenersi agli standard invece che marciarci. Ma chissene frega, non sono venuto per bere.
Comincia il concerto.
Non ci sono posti a sedere e ci sediamo per terra, ma a Bologna è una cosa normale, anzi caratteristica. Il problema comincia quando ti accorgi che la sala si sta riempiendo a dismisura e noti che la gente comincia a a sudare e l’aria a mancare. Vi è una piccola famigliola, anche loro seduti per terra, che dopo un po’ escono via perché il figlio comincia a stare male. Sono certo al 100% che a livello di norme di sicurezza il locale abbia superato il limite capienza, ma per guadagnare qualcosa di più questo ed altro, giusto?
Il concerto continua, solo che vi è un piccolo particolare: nell’altra sala il bar continua a lavorare, giustamente, ma forse si sono dimenticati che di fianco hanno un concerto (e non di un gruppetto di cover, ma di musicisti affermati) e continua a fare un baccano, tanto che è difficile ascoltare il concerto stesso. Il pubblico cerca ripetutamente di zittire la folla al bar, ma invano. Ad un certo punto addirittura Sollo, il cantante, cerca di chiedere per favore di fare meno rumore, ma nessuno se lo calcola di striscio. Il concerto va avanti, ma rovinato dal delirio della folla affianco.
Conclusione. Questo è il classico posto che pur di guadagnarci marcia su tutto, sconsigliato a livello assoluto, ci sono altri diecimila posti a Bologna dove ascoltarsi un buon concerto e bere un ottimo drink.
Una preghiera, i bolognesi non sono gente stupida, quindi trattateli da tali, sennò chiuderete presto
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