Tagliatella al ragu di cervo e frutti di bosco: il migliore a Trento

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Dicono di noi: Premetto che il ristorante è un posto degno di nota, con ottimi piatti e un rapporto qualità prezzo abbastanza buono. Ma devo motivare il voto. Ho prenotato per 9 persone sottolineando che non eravamo conviventi e dunque richiedendo un po' di distanza tra i commensali. Ci tengo a evidenziare come questa richiesta non sia troppo fuori dal normale essendo ancora in vigore l'ultimo disegno di legge del governo per il quale i commensali non conviventi/nello stesso nucleo familiare dovrebbero essere distanziati come ivi indicato. Abbiamo ordinato vari piatti e tra fidanzati e non ci siamo "smezzati" qualcosa, ma sempre usando le apposite posate di servizio e non le proprie. Siamo partiti dall'antipasto fino ad arrivare al dolce+ caffè spendendo la bellezza di 300,80 euro. Insomma un gran pranzo...d'altronde era un'occasione speciale. Il conto ci è stato "gentilmente" scontato di 80 cent. Niente è stato offerto. Okay, nessun problema, d'altronde non è "dovuto". Ma si è rovinato tutto sul finale e dico TUTTO, nel momento in cui la padrona di casa che ci aveva portato i taglieri e preso le ordinazioni ci ha accusato di irresponsabilità (nei confronti degli altri) per aver condiviso dei piatti e non aver mantenuto le distanze, nonostante la mia richiesta al telefono. 1) Per legge io non stato tenuto fare questa richiesta ma sarebbero dovuti essere loro a domandare se qualcuno fosse convivente o meno, e al più a chiederne prova. E non mi è stato domandato. Da lì la richiesta. 2) Non abbiamo tolto tavoli a nessuno, come invece ci è stato recriminato, poiché il ristorante all'interno era vuoto, e sinceramente direi che con 300 euro di conto non ci si possa lamentare. Non abbiamo ordinato 2 caffè. 3) Ci tengo a sottolineare che il cibo era buono e che sicuramente il posto valga, ma forse è da rivedere l'ospitalità e questa disgustosa falsa morale a fine pasto. Forse sarebbe stato meglio un amaro...