Dicono di noi:
Volevano impedire l'accesso a me e ad altri clienti (di cui un avvocato) in quanto senza mascherina. Alle mie proteste in cui spiegavo che l'obbligo sussisteva solo per gli impiegati, la guardia additava come "fonte normativa" il loro volantino affisso sul vetro che era impossibile da vedere dall'inizio della coda. Dopo 40 minuti di coda mi si addita un foglietto che travisa il senso dell'ultimo decreto Musumeci. Interviene un avvocato che dà ragione a me ma, la buona guardia, imperterrita, insiste prendendo noi per "incapaci". Gli dico di chiamare il 112 per dirimere la querelle... Figurarsi:chiama un ragazzino, forse un responsabile o forse uno più "studiato" che ripete che noi non possiamo entrare. L'avvocato spiega - con decreto alla mano- che il senso di questo è chiarissimo e sono loro in torto a meno che non sia un ordine del direttore, nel qual caso, avrebbe voluto chiarire con lui. Arriva il supermegadirettore che non solo ribadisce il NO ma, elegantemente, ci da degli sconsiderati per mettere a rischio noi (come? Tenendo una distanza di 2 metri? Non 1 ma 2 metri) e gli altri (come? Da 2 metri? E quelli con la mascherina sotto il naso o al polso?). L'avvocato replica che, avremmo l'obbligo se e solo se il negozio non permettesse di mantenere la distanza di 1 metro tra un cliente e l'altro. Chiede conferma al direttore se il suo punto vendita fosse angusto o meno. A quel punto il direttore dice "ok, potete entrare ma le mascherine potevate portarle". Gli rispondo che da settimane le cerco e non ne trovo. Lui "ma signoooraaaaa, le trova ovuuuunqueeeeeee". Gli chiedo se poteva fornirmene una e lui "le trova ovuuuuunqueeeeee, si infoooormiiiii". Non me l'ha data nè mi ha detto chi le vendeva. Le ho cercate subito, certa di trovarle "ovuuuuunqueeeeee". Nulla.
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