Rote beete knodel: il migliore a Lagundo

(classifica aggiornata al 09/09/2023)
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2 risultati corrispondono a Rote beete knodel

Dove mangiare Rote beete knodel a Lagundo

1. Gasthaus Oberplatzer
86/100 (214 valutazioni) - Consigliato da 5 persone Prenota un tavolo
Orario di oggi: 10–17
Suggeriti dagli utenti: Burggräfler Rotwein , Käseknödel Mit Gemischten Salat , Bergsteigerteller , Pfifferlinge Mit Speckknödel , Speck Und Käsebrett
Dicono di noi: Wir sind etwas überrascht über die vorherige Bewertung und können sie nicht ganz nachvollziehen. Klar, wer hier eine 5-Sterne-Küche sucht, wird vielleicht enttäuscht. Wer es aber lecker und regional mag und auf gute Hausmannskost wert legt, der ist hier genau richtig. Große Portionen zu fairen Preisen und das wichtigste: Absolut lecker! Sehr empfehlenswert sind das Schnitzel, der Kaiserschmarr‘n und der Apfelstrudel! Alles selbst gemacht und fantastisch lecker! Nach einer anstrengenden Wanderung genau das richtige und der Blick von der Terrasse ist einfach atemberaubend schön! Immer wieder!
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2. Schnalshuberhof
90/100 (280 valutazioni) - Consigliato da 8 persone Prenota un tavolo
Orario di oggi: 18–00
Suggeriti dagli utenti: Kürbiscremesuppe , Grande Vino , Ossobuco , Rotwein , Tagliere Misto
Dicono di noi: Non pare neanche di essere ad un paio di kilometri dalla trafficatissima strada della val Venosta. Un maso antichissimo in cui senza tanti fronzoli si coltiva l'arte dell'ospitalità e della convivialità. Si mangia su tavoloni con panche senza tovaglia, l'apparecchiatura è sul tavolo ma va distribuita da soli e non c'è carta del cibo né del vino. È tutto fatto da loro a kilometro zero e sono fieri di affermare che nella loro cucina non entrano barattoli né scatolette. Canederli di vari gusti veramente squisiti e tenerissimi cosi come le mezzelune ripiene di spinaci e ricotta con una sfoglia di pasta sottilissima. Secondi eccellenti.. il gulasch, lo stinco, le polpette e specualmente l'osso buco, una delizia. Dolci casalinghi buonissimi specie il tiramisù e la frolla con le loro prugne. Vino senza etichetta, biologico fatto da loro. Io sono sommelier e diffido sempre dal cosiddetto vino del contadino, ma il lagrein che ci hanno portato era eccellente e anche superiore ad altri blasonati che abbiamo assaggiato. Ed infine last but not least aver conosciuto il signor Giovanni, vera memoria storica del luogo, artista e giramondo che ci ha fatto compagnia dandoci una lezione di vera integrazione tra i popoli e le lingue. Insomma un posto che non dimenticheremo.
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