Green T.

Abbiamo potuto sperimentare ben 2 volte nel giro di pochi giorni l'ottima cucina di questo posto. Il menù è ricco di piatti tradizionali deliziosi, l'ambiente è carino, la cameriera è molto gentile e preparata, tanto da gestire la sala da sola a pranzo.

Ristorante molto piccolo ma arredato bene, al servizio di ordinazione c'è una ragazza molto carina. I pasti erano molto saziabili, prezzi medio bassi ma giusti. Ho preso un Shāobǐng e un Máhuā in tutto mi è costato 39 euro. Non ho mai provato la cucina cinese, ma grazie a questo ristorantino ho capito che sono dei pasti deliziosi.

Location vicino al Pantheon, gli involtini primavera ne ho mangiato di migliori idem i ravioli di gamberi collosi e interno molto duro, mentre i primi erano buoni assieme alla tempura. Abbiamo preso il té al tiglio è una bottiglia di acqua, quindi ricapitolando 1 pz involtini primavera 1pz ravioli di gamberi 1 di taglioni al uovo con misto mare 1 pz riso con gamberi e verdure e 1 pz di gamberi in tempura. 77€ . Direi molto caro. Il personale è molto gentile. Ma non c’è uno stile di arredo nel locale sedie una diversa dall’altra. Eravamo lì per caso ma non ci ritornerei.

Ristorante cinese ricercato e di qualità. Ben al di sopra dello standard della maggior parte dei ristoranti cinesi. Prezzi sostenuti ma in linea con la qualità offerta. Consigliato per una esperienza diversa dal solito ristorante cinese.

Nulla da dire, posto eccellente.

Sono indeciso tra le 3 e le 5 stelle. La cucina è di qualitá 5 stelle per un cinese a Roma, il rapporto qualità prezzo è da 4 stelle, i prezzi sono da tre stelle. Ovvero è possibile mangiare con €35 a testa solamente scegliendo i piatti più economici. Il menù in media sui 15-20. Questo sarebbe anche accettabile visto che il locale è molto bello come potete intuire dalle foto se non fosse che le porzioni somigliano più a quelle di un ristorante stellato. Quindi se lo valuto come cinese gli do 5 Stelle perché è uno dei migliori cinesi a Roma ma per quei prezzi non valuto più un ristorante in base alla sua cucina nazionale ma in base a tutte le cucine del mondo e allora ho ristoranti migliori non cinesi per quel prezzo. Come ha notato qualcuno si tendono a portare i piatti nella sequenza italiana e non in quella cinese tutti insieme ma questo probabilmente perché i tavoli non lo consentono. Secondo me il ristorante deve scegliere cosa essere deve ancora trovare la sua identità profonda: vuole essere un eccezionale ristorante cinese e quindi aumentare le porzioni se non puó ridurre i prezzi, o vuole essere un ristorante stellato e allora deve aumentare la qualità per superare quelli italiani. Se vuole essere un ristorante stellato deve anche migliorare necessariamente il servizio in quanto per spendere quelle cifre devo avere una idea di quello che mangio e dei sistemi di selezione del cibo operati a monte e delle peculiarità di quel piatto o della sua preparazione. Il servizio invece era molto Basic e uno dei camerieri faticava a parlare italiano. In più la proprietaria mentre ponevo delle domande a chiusura locale mi rispondeva con scarsa voglia, guardando sul suo cellulare e non negli occhi. Ripeto per i gestori, se pago quelle cifre voglio il tappeto rosso e il sorriso e la disponibilità massima oltre a una cucina che sia comparabile per qualità e risultati a quella italiana di alto livello. Quindi 4 stelle perché la cucina era ottima, in particolare il ragù di maiale e zenzero (perfetto, 5 stelle) e i dolci con ripieno di sesamo caldo (5 stelle). Il resto era da 4 stelle. 5 Stelle per l'ambientazione e la musica oltre che per la selezione del mobilio tipica del collezionista.

Ambiente raccolto ed elegante. Cibo ottimo, diverso dai soliti ristoranti orientali, con piatti della tradizione proposti. Prezzi adeguati, ma più alti della media.

Vale la cena. Cucina molto buona