Antonello D5/5
20/10/2020
ANTEFATTO
In una vivace domenica napoletana trovare posto per mangiare qualcosa nelle strade più battute dai turisti non è semplice, ma a pochi passi dalla vivacissima Spaccanapoli c'è questa "salumeria" dall'atmosfera calda e rilassante che mi è sembrato un ottimo rifugio dopo la ricca esplorazione della città di Partenope.
LA PRIMA IMPRESSIONE
Nonostante sia pieno orario di pranzo troviamo posto per due con facilità. Atmosfera calda, musica italiana, belle foto alle pareti e vinili e libri ben dispongono gli astanti che amano mangiare immersi in un ambiente affascinante. Il menù ricco, spiegato da un cameriere che sembra amare il suo lavoro, rende difficile la scelta. I panini sembrano gustosi e i secondi succulenti, ma per una prima visita, tenendo conto che è anche domenica, puntiamo sulla tradizione: "occhi di lupo" con genovese per la mia commensale e un altro piatto di occhi di lupo con ragù per me.
IL LOCALE
L'attesa, adeguata e non sfiancante, è allietata dalla possibilità di sfogliare libri che parlano di Napoli e anche la ricca collezione di vinili inganna l'attesa con piacere, tra una chiacchiera e l'altra. "Se volete potete mettere il disco che più vi piace", l'invito dei responsabili della Salumeria Upnea rende ancora più rilassante l'esperienza e ricorda che ci troviamo in un locale in cui la fretta la necessità di mangiare con velocità per fare posto ad altri clienti non è la priorità.
Anche il tragitto per raggiungere la toilette a lavarsi le mani, quanto mai un obbligo in questo periodo così particolare, è davvero piacevole: il piccolo corridoio che anticipa i servizi è valorizzato da fotografie d'autore che ricordano le peculiarità della città di Partenope, non le solite cartoline ma immagini autentiche della unicità dell'anima napoletana, lontana dai clichè in piena sintonia con le caratteristiche di un locale che non rinuncia alla tradizione seppur innovando con intelligenza. (per intenderci c'è la foto del papa "assalito" dalle suore di clausura napoletane, che ben racconta le caratteristiche di una città che è impossibile non amare per quanto sia unica e sorprendente)
CIBO: LA TRADIZIONE IN UN PIATTO, SAPORITO E APPAGANTE
L'arrivo dei piatti non delude le attese.
Il ragù, abbondante e profumato, copre la pasta con il suo colore rosso rubino intenso, una fondamentale caratteristica della pietanza partenopea. Anche la genovese non delude le attese alla prova della vista e dell'olfatto.
Il gusto è quanto ci si aspetta da un piatto della tradizione: chiudi gli occhi e ti senti proiettato in una delle case di Napoli, dove il ragù domenicale è un'istituzione che ricorda quanto unica e bella sia questa città.
Rinunciamo al secondo, appagati da due piatti gustosi e rimandiamo a una prossima visita l'assaggio dei secondi o dei panini che sembrano promettere una buona esperienza di gusto.
Per finire rosolio e un distillato alla pera. Davvero molto buono il rosolio, distillato forse un po' troppo vicino alle tonalità di gusto della grappa per i miei gusti.
CONTO
Il rapporto qualità prezzo è buono ,poter mangiare con tranquillità, nel cuore pulsante di Napoli due piatti della tradizione cucinati così bene, vale qualsiasi prezzo. Forse solo un po' cari i due digestivi (5€) che vedrei meglio serviti con un ritocco al ribasso del prezzo di anche solo 1 euro.
Monete che, con piacere, si lascerebbero tra l'altro con spontaneità di mancia per la bella esperienza vissuta.
CONCLUSIONI
Bel locale nel cuore di Napoli, un rifugio a pochi passi dalla fiumana di turisti che visita Napoli. Ottimi i primi della tradizione che accrescono la curiosità per gli altri piatti proposti dal ricco menù.
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