Paolo
Data recensione: 2022-09-12
Data recensione: 2022-09-12
+5
Quando si affronta un ora di macchina, di cui metà di tornanti, per andare a "provare" un agriturismo non lo si fa a caso. Consigli di amici e recensioni hanno aperto una crepa nella curiosità dell' appassionato di cucina. Questa volta il viaggio è valso il piacere.
Un viaggio puntuale e preciso nei sapori di una volta, nei piatti della tradizione della zona di Zeri, con una attenta esecuzione ricca di tradizioni ma anche di cura del dettaglio. Di solito gli antipasti "caserecci" non nascondono nulla di interessante, in questo caso sono davvero la sinfonia avanti l'opera di un capolavoro che si dipanerà dopo una decina di portate. Torta di ricotta e farina di castagne, testa in cassetta casereccia con pane di farina di castagne, fichi e salame nostrano, caciottina, a veri km 0, con marmellata di zucchine e focaccia di fiori di zucchine sono solo alcune delle voci che rendono unico il coro del gusto. Ravioli coi porcini e pappardelle al ragù, tutto rigorosamente fatto in casa aprono la strada all'agnello al forno. Allevato in zona e cotto come nonna insegna chiude la piroettante danza dei sapori. Il "latte in piedi", ossia il budino casereccio al crem caramel, permette l'addio degli artisti.
Ma i piaceri si completano solo quando il panorama, la fresca brezza e i lettini sul prato a disposizione di tutti regalano una pennichella senza preavviso e senza vincoli. Prenotazione consigliatissima, fretta ed egocentrismo digitale non consigliati.
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