Matteo
Data recensione: 2022-04-05
Data recensione: 2022-04-05
+5
Siamo stati al ristorante un sabato per cena, ci hanno preso la prenotazione circa tre ore prima dimostrando già molta cordialità. All’interno il locale è ricercato nei colori e nei materiali, che già richiamano l’abbinamento non convenzionale dei sapori dei piatti, infatti si troveranno elementi decorativi contemporanei alle pareti dello stesso motivo delle poltrone, ma tavoli di legno spogli e tipici della tradizione più contadina. Il servizio è stato eccezionale: cameriere, sommelier e maitre di sala simpatici, unici e attentissimi alla storia e alla tradizione. Competenti.
Abbiamo chiesto una degustazione scelta dallo chef abbinato ad un vino di loro scelta: è stata una perenne sorpresa. Dagli antipasti ai dolci il lietmotiv è appunto l’incontro del dolce e del salato nel sapore tipico dellla tradizione toscana-sienese. Il palato ci è stato spesso “truffato” da questo incontro, ricordiamo, infatti, negli antipasti una sfera di meringa di mela, nocciola e fegato; oppure un pre dessert di gelato al pane e olio di oliva ecc. Non ci si vuole sbilanciare oltre nel descrivere le pietanze nei loro sapori e nel tentativo, riuscitissimo, dello chef di unire consistenze e sapori alquanto diversi, perché l’esperienza così meravigliosa vale il viaggio anche se si proviene da molto lontano.
Siamo soliti mangiare in ristoranti stellati, questo, per i sapori, per la loro carta dei vini e per il richiamo costante alla tradizione e alle materie prime locali vale molto più di una stella.
Con tutto ciò non c’è altro da dire, il prezzo è di gran lunga inferiore al valore del tempo che la squadra della Linfa vi dedica.
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