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Recensioni di Yam Yam, Torino

Anna Carrera
29/08/2021
Ritorno sovente alla Pinacoteca, perché la collezione permanente è splendida e le mostre temporanee sono molto interessanti.
Pancrazio Bertaccini
18/10/2020
La pinacoteca, insieme all'accademia, sono davvero luoghi di ispirazione che conservano più di trecento anni di arte a Torino, a disposizione dei giovani artisti e dei torinesi. Bello sapere che esiste. Bello che si possa visitare grazie ai laboratori per i bambini.
Dario Bi
22/08/2017
Premetto che non sono un esperto di arte. È stata una piacevole passeggiata all'interno del mondo dell'arte. La ragazza che ci ha accompagnati in questo viaggio è stata coinvolgente, appassionata. Emozionante e bellissimo vedere i lavori degli studenti, per me opere d'arte, i laboratori dove sperimentano, imparano, creano. Molto molto bello.
Antonello Carboni
06/08/2019
Un piccolo gioiello da scoprire. Oltre alla collezione permanente offre la possibilità di scoprire, con delle personali dedicate, degli autori straordinari del Novecento. Il personale gentilissimo e accogliente. Complimenti.
Mondo Amin Salman
26/04/2021
Questa visita e stata indimenticabile tutto bello e molto interessante davvero molto bravi!
Lorenzo Spellecchia
16/02/2021
Un luogo tranquillo ed interessante dove si possono trovare mostra di pittura e scultura antica e modern e moderna
Giuseppe Pititu
03/10/2020
Quando posso nel tempo libero ci vado . L'ultima volta mi sono goduto una bellissima mostra di pittori Russi . Molto interessante e piacevole .
Alberto Gozzelino
29/03/2020
Nel 1833 Carlo Alberto, particolarmente sensibile all'arte, rifonda una vecchia accademia dandole il nuovo nome di "Regia Accademia Albertina"[. L'Accademia si trasferisce nel nuovo palazzo donato da Carlo Alberto, e si crea una pinacoteca con scopi principalmente didattici. Molti dipinti furono donati , tra cui una preziosa pala d'altare di Filippo Lippi[. Molto rapidamente la pinacoteca si arricchisce fino a diventare un rilevante patrimonio museale, un'importante gipsoteca e una vasta biblioteca, che raccoglie accanto a volumi preziosi, stampe, disegni e fotografie di valore inestimabile. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento l'Accademia è all'avanguardia nella transizione fra il realismo e le nuove correnti artistiche. Fra gli artisti di maggior prestigio i pittori Antonio Fontanesi, Giacomo Grosso e gli scultori Vincenzo Vela, Odoardo Tabacchi ed Edoardo Rubino. Una nuova svolta artistica, con artisti di grande reputazione, si produce negli anni Quaranta, grazie al lavoro di pittori come Felice Casorati, Enrico Paulucci, Francesco Menzio e scultori come Sandro Cherchi, incisori come Mario Calandri. In questi ultimi anni l'Accademia ha riorganizzato e riaperto al pubblico la preziosa Pinacoteca, intensificato l'attività espositiva con un accento particolare sulle conferenze e seminari, e una ristrutturazione delle iniziative didattiche con l'introduzione di un corso di "Conservazione e restauro".
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