Ponte Milvio

Sicuramente uno dei ponti più belli e con panorama suggestivo, bella anche la zona circostante per fare una passeggiata e fermarsi in tanti locali carinissimi. Consiglio di passare in un ponte vicino, ponte della musica, molto carino anche questo, di uno stile differente perchè più moderno, da cui si può vedere una pista in cui i ragazzi fanno skate

È stata una bellissima sorpresa scoprire questo luogo magico e pieno di storia, abbiamo fatto una bellissima passeggiata e ci siamo goduti il panorama...Cosa chiedere di più? Forse solo più tempo per visitarlo.

Ideale per un aperitivo per cenare perché ci sono molti locali per vari gusti e vari palati da non perdere più magari una passeggiata sul ponte la sera per godere di un bel panorama di una Roma magicamente illuminata da non perdere

È un ponte importante per la storia romana e per il Cristianesimo, in quanto legato alla conversione di Costantino, primo Imperatore cristiano, a seguito della visione della Croce alla vigilia della battaglia (312 d.C.) da lui vinta, con la quale strappò il titolo imperiale a Massenzio

Il Ponte Milvio, situato sulla Via Flaminia, fu costruito nel II secolo a.C. e si trovava sulla via che conduceva al passo del Mulvio, dove il Tevere poteva essere attraversato a piedi. Nel corso dei secoli, il ponte è stato riparato e ristrutturato diverse volte. Tuttavia, durante la spedizione romana del 1849, il celebre condottiero Garibaldi decise di distruggerlo, ut cum hostibus non posset transire ('per impedire che i nemici potessero attraversarlo'). Dopo averlo vissuto per anni da buon romano, grazie ad una giornata del Fondo per l’ambiente italiano sono riuscito a respirare meglio l’aria dei suoi spazi e la sua storia, riuscendo a salire sulla sommità della torretta Valadier, apprezzando la narrazione della sua antica storia. È famoso anche per i lucchetti degli innamorati, posti un po’ ovunque. Dispiace solo per l’immondizia varia sparsa un po’ ovunque. Nonostante tutto, dalla torretta è possibile ammirare Roma illuminata, ma anche qui, in contrapposizione, intristisce la mancanza d’illuminazione dei ponti adiacenti.

Da Romano purtroppo devo constatare che la cura del territorio e dei luoghi è ampiamente sotto lo standard, in ogni caso dal ponte andando verso sud si può camminare sulla ciclabile lungo il Tevere, un bella passeggiata consigliata.

Ponte Milvio è uno dei ponti più antichi e, storicamente, più importanti di Roma, presso il quale confluivano, oltre alle vie “Cassia” e “Flaminia“, anche la “Clodia” e la “Veientana“. La sua origine risale, con probabilità, al IV-III secolo a.C. ed era inizialmente in legno; fu poi rifatto ex novo e prese il nome dal magistrato che ne autorizzò la costruzione in muratura, tale “Molvius“, donde “Molvio” e quindi Milvio. Per i romani però è “ponte Mollo”, denominazione che, secondo la tradizione, deriverebbe dal fatto che anticamente molleggiava! Un’altra teoria vuole che il termine derivi dal latino “mollis”, ovvero molle, cedevole, dallo stato pietoso in cui spesso il ponte si trovava, nonostante i restauri. Si ha notizia, infatti, che verso la metà del Trecento un certo frate di nome Acuzio andava girando per Roma per raccogliere offerte da utilizzare per il restauro del ponte “il quale era per terra“. Forse la teoria più verosimile è quella legata al modo di dire romanesco “a mollo”, che viene utilizzato per indicare qualcosa che è immerso in acqua e quindi si sarebbe così definito il ponte in quanto, per la sua posizione e per l’altezza ridotta, in caso di piena era spesso “a mollo” nell’acqua del Tevere. Ricostruito in muratura nel 220 a.C. all’epoca dell’apertura della via Flaminia, fu restaurato nel 109 a.C. dal censore Marco Emilio Scauro.

Un ponte storico appena fuori dal vero centro di Roma, dopo il villaggio Olimpico, raggiungibile col bus 32 da Ottaviano, scendendo dalla metro. Realizzato in pietra antica e con bellissimo panorama sul Tevere

Bella zona di Roma, la sera piena di giovani! Ad un passo dai parioli

Uno dei ponti più belli e suggestivi a Roma, arricchito dal passaggio della pista ciclabile che permette di arrivarci anche in bicicletta, considerando che con la macchina è difficile parcheggiare. I numerosi locali che lo circondano donano secondo me ancora più lustro e atmosfera a quello che, noi romani, consideriamo il ponte degli innamorati.