Roberto
Data recensione: 2021-10-25
Data recensione: 2021-10-25
+5
Ci sono due possibilità per le recensioni ad una stella: o sono in malafede, o si riferiscono erroneamente ad un altro locale. Altrimenti non mi spiego.
Abbiamo provato antipasti, pizza, piatti della tradizione e piatti "fusion", che curiosamente il ristorante propone, ed abbiamo trovato tutto delizioso, servito bene ed anche abbastanza in fretta.
Affettati e formaggi dell'antipasto erano freschi, caserecci e di ottima qualità. Buonissimi zola, taleggio e pancetta in particolare. Anche il pane portato in tavola era una seria minaccia.
Ho assaggiato le tagliatelle col ragù di selvaggina (cinghiale) ed erano notevoli: di pasta fresca, artigianali, con bei pezzi di carne morbida e ben trattata, marinata e ben cotta per non eccedere con il gusto "selvatico" che tali carni possono avere.
Il cervo con polenta era memorabile: la carne era a fettine, come in un arrosto, invece che nel più comune spezzatino, e questo permette di apprezzare ancora meglio la qualità e la texture della carne. La polenta, poco salata, si sposava alla perfezione col gusto robusto del cervo e dei funghi, freschi, con cui era servita.
La grigliata mista tandoori (!) era curiosa: ben marinata e speziata, cotta benissimo, con tagli morbidi e succulenti.
La pizza non l'ho assaggiata personalmente, comunque le bimbe (per cui l'avevamo ordinata) hanno gradito, e mia figlia è piuttosto selettiva. Gli altri commensali, che hanno assaggiato qualche fetta, dicevano che aveva un buon impasto.
Si tratta comunque di una pizza "normale", senza il cornicione in stile napoletano ma all'apparenza, e da quanto mi è stato detto, fatta bene. E servita subitissimo.
Bene anche il vino rosso della casa, fresco, fruttato e beverino, privo di tannini troppo invadenti, ottime le birre del birrificio Hammer che ha la sede sulla stessa strada e da cui il "Covo" si rifornisce.
Note negative? Vero, da fuori il locale è anonimo, l'insegna povera e l'affaccio sulla strada ed il cimitero non è il massimo. Ma tutto sommato non mi mangio l'insegna o l'affaccio.
L'arredo, per quanto semplice, l'ho trovato simpatico e genuino: curiosa la scelta di avere tazze di ceramica al posto dei bicchieri di vetro per l'acqua. Dà una nota di colore alla tavola.
I dolci, per concludere, erano solo "buoni": quindi magari non al livello delle altre portate, che erano quasi tutte eccezionali. Tuttavia difficile lamentarsi, anche visto il prezzo (antipasti, primi e secondi, dolce e caffè quasi per tutti, vino e birra e siamo andati via con circa 30€ a testa).
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