Cris
Data recensione: 2021-07-27
Data recensione: 2021-07-27
+1
E' davvero un peccato dover scrivere questa recensione perchè la Location meriterebbe 5 stelle (se fosse un pochino più curata) e perchè il potenziale potrebbe essere talmente alto, che soddisfare le aspettative minime di un qualunque cliente dovrebbe essere un MUST.
Chi lavora con la ristorazione e soprattutto nel settore eventi, dovrebbe essere certo di saper e poter offrire un servizio di qualità ... a maggior ragione in questo periodo post covid, in cui TUTTI cerchiamo di ripartire al meglio.
E invece no, qui sembra che abbiano voglia di prendere in giro i propri clienti!
Pur di "accalappiare" l'evento si improvvisano professionisti di settore in maniera superficiale e senza alcuna cognizione del fatto che andranno a rovinare una festa.
Siamo in un parco bellissimo circondato dalla storia di Roma, eppure il prato è poco curato, i bagni esterni quasi inaccessibili, nessun ombrellone o gazebo a coprire i tavoli su cui svolazzano centinaia di insetti che cadono nei bicchieri e sul cibo.
Dovrebbe esserci un maitre ad accogliere gli ospiti e metterli a proprio agio, invece troviamo un signore in jeans e maglietta che gira tra i tavoli e non si cura dei problemi causati dal pessimo servizio che ha istituito (nessuna attenzione ai menu differenziati per celiaci e vegetariani, bicchieri sporchi che vengono cambiati solo su insistente richiesta, vino dei Castelli imbevibile e caldo).
Passando al cibo c'è una sola cosa da poter dire: in una trattoria per turisti stranieri a menu fisso si mangia certamente meglio!
Fritti pastellati senza sale e poco cotti, salumi da busta di supermercato, mozzarella senza alcun sapore, primi piatti secchi e pasta scotta, carne durissima e verdure di accompagnamento crude, dolci dozzinali.
Davvero vergognoso chiedere una cifra che non potrebbe andare oltre i 30 euro (per essere larghi di maniche)!
Per loro fortuna, non sono stata io dover mettere mano al portafogli ... non avrebbero avuto vita facile con me; il dispiacere è per chi si era fidato di questa gestione e sperava di poter festeggiare un evento in serenità.
La cosa peggiore in questi casi è il non riconoscere la propria incompetenza; sarebbe giusto allora che si cambiasse mestiere.
Non scrivo da persona arrabbiata perchè mi rendo conto delle difficoltà che questo anno e mezzo di chiusure e restrizioni ha creato, ma da persona delusa di come vanno le cose in Italia quando un mestiere non si conosce o lo si è dimenticato.
Spero davvero che si rimettano in riga o che decidano di lasciare l'attività a chi sa come gestirla.




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