Miriana
Data recensione: 2022-06-14
Data recensione: 2022-06-14
+5
La cucina è arte e lasciare ad uno chef la libertà di esprimersi e la responsabilità di sorprenderti è il giusto metodo per non rimanere mai delusi. Lezione appresa alla Broasteria, dove certamente l'arte è di casa. Durante la mia recente permanenza a Chivasso ho avuto modo di visitare i vari ristorantini della città, da buona campana ero alla ricerca di qualcosa che mi ricordasse la mia amata pizza. Purtroppo o per fortuna, dopo varie infruttuose peregrinazioni, alla fine del mio viaggio ho avuto modo di varcare la soglia di uno squisito locale situato sotto la volta "stellata" di un vicolo perpendicolare a via Torino. Vi ero già stata in precedenza, avevo saggiato l'ospitalità del proprietario, ma non avevo mai avuto modo di testare le sue squisite idee culinarie. Così, in una sera in cui con un'amica avevamo un leggero appetito, mi sono lasciata coccolare dalle proposte del boss, dopo essermi messa perfettamente a mio agio grazie alla cortesia del personale. Non avendo foto per testimoniare il misfatto di quella sera di pinse (una leggera dal gusto estivo per la "famina"... e l'altra porchetta e gorgo perché sì!), ho deciso di ritornare sul posto per documentare una nuova esperienza. Stessa dinamica, piena fiducia nell'improvvisazione di un artista della buona tavola e posso addirittura vantarmi di essere stata per lui musa per una sera (leggende marittime narrano di una pinsa fuorimenù che ormai porta il mio cognome che fa tanto comandante, De Falco). Ma alla Broasteria non si trova solo pinsa, è possibile provare anche gustosi piatti della tradizione (di quale regione sarete voi a dirlo), antipasti, primi e secondi, specialità a base di pollo e polpo (che proverò sicuramente appena avrò modo di ritornare). In sostanza abbiamo: porzioni stra-abbondanti; rapporto qualità/prezzo disarmante; senso estetico a prova di social, per quanto riguarda l'impiattamento, l'allestimento della tavola e persino le etichette delle bottiglie personalizzate; atmosfera da festa... di paese (perché tra "luminarie" e accoglienza per qualche ora mi sono sentita a casa); un proprietario folle nel senso più affettuoso del termine. Un uomo con una dote che in molti hanno perduto, la gentilezza, ha accompagnato il mio arrivederci a Chivasso preparando per me qualcosa di dolce (e tanto cioccolatoso per smorzare la tristezza). Quando ritornerò, sarà uno dei primi posti che dovrò rivisitare. Ah dimenticavo, bella musica e si beve decisamente bene!
🎉 Unisciti a 6 persone che hanno già organizzato la loro cena perfetta qui