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Data recensione: 2022-11-01
Il primo novembre 2022, essendo una giornata festiva, siamo stati invitati da un gruppo di amici ad andare tutti insieme prima a Grumento e poi a Moliterno: Grumento era la ghiotta scusa culturale e Moliterno la degna conclusione di una giornata, soleggiata, stranamente primaverile e assolutamente tranquilla, da vivere nella natura ed in spensieratezza.
Dopo la mattinata trascorsa tra museo e scavi archeologici di Grumento, ci siamo diretti verso il ristorante 'L'Eco del Fiume', trovando, con grande piacere, una struttura modernissima, facile da raggiungere, con ampio parcheggio, piena di verde e di infinite vetrate che creavano un perfetto connubio interno/esterno.
Ci ha accolti la signora Maddalena, la proprietaria, che, con una grande simpatia ed amabilità, ci ha consigliato un menù completo che noi abbiamo accettato di buon grado.
Da quel momento, dalla comanda fatta su un tablet supermoderno, hanno iniziato ad arrivare a tavola, dall'antipasto al primo, dal secondo al contorno, dai dolci agli amari, una serie di prelibatezze che saziavano prima la vista, poi l'olfatto ed infine il gusto.
Salumi e formaggi commoventi, una pasta che ci ha ricordato le nostre nonne (che Dio le abbia in gloria), secondi di carne che si scioglievano in bocca e secondi di pesce con un baccalà che meritava un premio in qualunque rassegna di cucina internazionale. Perfino il dolce era un piacere per l'anima, oltre che per il palato.
A far uscire tutto questo ben di Dio dalle cucine dell'Eco del Fiume, il signor Giuseppe Vitale, il proprietario, che non si può definire solo uno chef: no, sarebbe un'oscenità.
Il signor Giuseppe é un filosofo del 'chilometro zero', é un profeta della tradizione, é un vate ed un vallissifero del gusto: non crea piatti, ma li dipinge come un Caravaggio dei fornelli, li scolpisce come un Michelangelo della cucina, li musica come un Bach della dispensa.
Servizio impeccabile, con ragazzi svegli, veloci, simpatici, educatissimi e sempre pronti ad ogni richiesta.
Alla fine del pranzo, che ci ha ricordato tanti matrimoni a cui abbiamo partecipato, c'erano al tavolo quattro adulti felici, due sedie vuote (gli amici che ci avevano dato buca) ed un bambino che aveva mangiato tutto riempiendosi non di macchie, ma di medaglie di felicità.
Cosa chiedere di più ad un pomeriggio a Moliterno?
Grazie, allora alla signora Maddalena e a suo marito Giuseppe per l'ospitalità che noi ricambieremo venendo ancora e facendo venire tanti amici all'Eco del Fiume di Moliterno. Raffaele Pinto
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