Marialuisa
Data recensione: 2022-03-10
Quando si sceglie un locale in cui trascorrere una serata, la scelta più ovvia ricade sempre su bistrot e ristoranti situati in centro città. Questo perché si ritiene che sia lì il cuore pulsante della professionalità e competenza gastronomica. A dispetto di qualsiasi luogo comune, il Just - Food Experience, situato a Campi Salentina, è una vera chicca del panorama enogastronomico della provincia.
Locale “bomboniera”: la presenza di divanetti e poltroncine in velluto petrolio, sapientemente accostate a tavoli di indubbia fattezza, donano carattere ed eleganza all’ambiente. Atmosfera intima ed esclusiva, abilmente ricreata grazie ad un interessante gioco di calde luci a muro, che permettono ai clienti di isolarsi in una piccola bolla, in un têtê-a-têtê con il piatto. Grande attenzione al tovagliato e al servizio, così come accattivante si presenta la spalliera a vista con la selezione di vini e bollicine proposti dallo chef.
Ed è con queste premesse che io e le mie amiche decidiamo di addentrarci in un viaggio culinario innovativo e avvolgente. La scelta degli Uramaki ricade sul Gamberoni Tempura Roll: un croccante gamberone in tempura, accompagnato dalla freschezza del cetriolo e dalla cremosità dell’avocado, il tutto avvolto da una soave maionese al lampone e pistacchio di Bronte. Sublime. Il secondo roll scelto è stato un Otto Colori: un delicatissimo rainbow roll a base di salmone e cetriolo. Uno spettacolo per occhi e palato. Buonissimi anche i Nigiri. Ottima la tempura: croccante e leggerissima. Ho apprezzato anche la doppia scelta per la salsa di soia: rigorosamente Kikkoman, presente in due varianti, la classica e, per chi è attento al benessere, quella con il 40% di sale in meno.
Il filetto di manzo, cotto al sangue, accompagnato da dolcissime cicorie riempiva il palato di radicate sensazioni territoriali, sospinto dalla croccantezza e decisione del porro.
Molto interessante anche il cubo di fassona. Carni di alto profilo dal sapore caldo e suadente grazie ad uno dei migliori vini rossi del territorio, il Negroamaro. Chiave di violino del piatto è la “Regina della terra”, la Patata novella, spadellata in burro e rosmarino, dal sapore equilibrato ed estremamente fine. La doratura esterna contrasta con l’incredibile scioglievolezza del cuore del tubero, dando vita ad una sinfonia di sapori e consistenze per il palato.
Infine, il tataki di tonno. Piatto morbido e fresco, grazie all’eccezionale accostamento di dragoncello e lemon grass. Ottimo il pistacchio, a coronamento di una portata all’insegna della leggerezza, senza rinunciare al gusto. Consigliatissimo ai cultori del wellness.
Dulcis in fundo: la mimosa. Lo chef per la Festa della donna ha dato vita ad una sua personale lettura del dolce convenzionalmente riconosciuto come il tradizionale della ricorrenza. Alla morbidezza del pan di spagna e alla dolcezza dell’ananas si unisce la sofficità della crema diplomatica e l’esuberanza di una purea di frutti esotici, in grado di rinnovare un dessert rituale, donandogli vivacità e un profumo caratteristico.
Per ultimo, ma non per importanza, tengo a sottolineare la professionalità e competenza dello staff: personale di sala, sempre disponibile e attento a soddisfare qualsiasi esigenza del cliente; brigata in cucina, che, con maestria e raffinatezza, è pronta ad accogliervi e guidarvi per mano, calandovi completamente, nella loro proposta culinaria e nella loro idea di Arte commestibile.
Molto gradita e per niente scontata, la presenza dei proprietari che, con ospitalità e gentilezza, sono degli attivi compartecipi in questa avventura gastronomica.
Insomma, una cena da Just è una vera Food Experience da provare più di una volta nella vita. Ne resterete piacevolmente sorpresi e sarete ben contenti di aver fatto qualche chilometro in più, lontani del traffico chiassoso della “City”.
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