Visitatore5/5
02/11/2017
Sferzati dalla fatica, al culimine di una giornata gioisa quanto estenuante, dopo aver guadato fiumi tumultuosi e rischiato la vita aggrappati a pareti di roccia tagliente, costantemente in bilico tra vita e morte con l'obiettivo di raggiungere la nostra meta, alla fine vittoriosi. Eccoci allora approdare in quest'angolo di paradiso ai piedi della vallata, dove ci attende un angelo dalla pelle vellutata, con i suoi occhi grandi ed espressivi, le guance tonde e rigogliose, tremendamente bella e fiera. Porge la carta del menù e non sembra vero che ci possa essere tutta quella opulenza in un posto tutto sommato semplice, seppure amorevole e accogliente. Pesce e carne si combinano sulla carta in un intarsio di sapori che stimolano l'appetito che si fa sentire da troppe ore. E' giunto il momento di ordinare: tagliere con foccaccia e crudo e risotto al vino rosso, tranne una pizza speciale per l'amico nostalgico di una Napoli così lontana, eppur così vicina. Ecco i piatti fumanti che arrivano, in un tempo di servizio che lascia intendere una preparazione fatta sul momento senza che l'attesa diventi fastidiosa per il cliente, che è sempre messo al centro con le mille attenzioni che il personale cortese e preparato non manca mai di dedicare. Che bontà! Non ci sono parole per descrivere i brividi di piacere che hanno attraversato il nostro palato, qualsiasi narrazione sarebbe riduttiva e qui mi fermo, ma almeno tenete a mente che una pizza così non la trovate neanche in Spacca Napoli e che no esiste pregiato Barolo al mondo che possa donare ai grani di riso tanta grazia culinaria. Grazie Fato per averci fatto approdare qui.
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