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Dicono di noi:
Premessa fondamentale: è difficile fornire un parere oggettivo quando l’aspetto soggettivo influisce così tanto sull’esperienza generale.
Il locale è colorato e particolareggiato (bella la scelta dell’accostamento di elementi moderni alle decorazioni vintage) accogliente e caldo quanto basta per un aperitivo, un tantino stretto per fruire della ristorazione. Il menù è piuttosto vario e completo, il lato beverage non ha molte pretese, ma è sufficiente per accontentare i più; per quanto riguarda il cibo l’offerta è completa (ovviamente circoscritta all’aspetto di pub): non ho avuto modo di provare molto, ma, per le poche volte che ho avuto l’occasione di gustare un panino o un toast, l’esperienza è stata di livello medio. Non si può parlare di eccellenza (come anche per altri aspetti che farò emergere in seguito), ma gli ingredienti di buona qualità e un minimo di presentazione possono parzialmente giustificare i prezzi, leggermente “gonfiati”. L’idea che il locale sembra voler comunicare è l’esclusività.
Ma esclusivo per chi?
Forse per coloro per cui il rispetto dovuto reciprocamente tra offerente e cliente è solo un mero compromesso. Nulla da dire sul personale, mediamente professionale e disponibile (non stiamo certamente parlando di un ambiente particolarmente esigente). A far crollare il castello di carta di un’esperienza tutto sommato discreta è il comportamento di quello che pare essere il titolare; non sto qui a scendere nelle questioni mondane, ma se un piccolo screzio può capitare, quello che è inaccettabile è l’atteggiamento di superbia (ovviamente mascherata dal perbenismo, utile sicuramente a evitare che l’interlocutore perda la pazienza in malo modo). Ci tengo a riportare che, dopo la discussione privata all’interno, vengo raggiunto all’esterno dove ero seduto con degli amici, che sono stati inevitabilmente coinvolti in quella che era solamente un’inutile e perpetuata polemica: la questione era stata risolta con un tacito compromesso di non belligeranza, doveva finire lì. Ulteriori (e non poche altre) giustificazioni e puntualizzazioni erano a quel punto superflue e fuori luogo.
Il titolare teneva particolarmente a sottolineare la sua posizione, ignorando (letteralmente senza prestare attenzione alcuna) il parere del cliente; la situazione ha raggiunto l’imbarazzante, tanto da spingermi a scrivere la mia prima recensione e a farmi porre la domanda se in quel posto ci sarei ritornato.
La risposta è che ci tornerei sicuramente, fiducioso nel poter cambiare l’idea che mi sono fatto di quel bel locale, sicuramente meritevole di un’altra opportunità. Spero vivamente in futuro di sentirmi in obbligo di aggiornare con parole di tutt’altro tenore questa recensione.
Allego per motivi estetici un’immagine della consumazione, magari può contribuire a rendere più generosa la recensione.
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