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Recensioni di Vanilla Cafè - Bar Pasticceria, Pedaso

Barbara Comerci
03/09/2022
Questo è un buongiorno una colazione super ogni mattina cambiare brioches perché sono una più buona dell' altra ... qualità prezzo più che ottima cortesia e gentilezza se passate da Pedaso tappa obbligatoria se amate la colazione
Nico Nida
29/10/2022
Ho provato tutto, dalla colazione ai pastìccini ,fino all’aperitivo. Devo dire che ho trovato tutto buonissimo . personale veloce , professionale e simpatico (che a mio parere non guasta mai )
Oscar Doria
23/12/2022
Gentilezza, cortesia e disponibilità oltre che una bella varietà di prodotti 😋
MARIA GRAZIA
11/08/2022
Da VANILLA se' sta' na' MERAVIGLIA... Ogni anno sono qui a gustare le loro Delizie...dal Dolce al Salato è un piacere per il palato il tutto servito da uno Staff simpatico e competente per accontentare ogni cliente
I Sisde
24/06/2022
Ottimo gelato. Personale cortese. L'invenzione" del gelato non ha una firma, trattandosi di un processo evolutivo che parte dal sorbetto e si completa con il contributo di varie personalità, a iniziare dal siciliano Francesco Procopio dei Coltelli, che partì da Aci Trezza o Palermo e arrivò fino a Parigi, dove aprì nel 1686 un locale tuttora esistente, il Café Procope, servendo granite ed essendo riconosciuto dai francesi come "limonadieur".[13] In seguito, dato l'enorme successo ottenuto, si spostò in una nuova e più grande sede (oggi in rue de l'Ancienne Comédie), di fronte alla "Comédie Française" (il teatro, fondato nel 1680, si sarebbe poi spostato nella sede attuale nel 1799). Nel 1775 fu pubblicato a Napoli il trattato De' Sorbetti, opera scientifica del professore universitario di Medicina Filippo Baldini, in cui si faceva distinzione tra sorbetti all'acqua e sorbetti al latte.[3] Napoli era la città di maggior consumo di bevande e cibi ghiacciati e quella dove il sorbetto divenne sempre più cremoso, con cristalli di ghiaccio meno percepibili al palato. Gli artigiani napoletani inventarono spumoni, coviglie e altri tipi di gelati-sorbetti cremosi che fecero impazzire di golosità Giacomo Leopardi durante il suo soggiorno partenopeo. Nel 1840, il viaggiatore tedesco Carlo Augusto Mayer scrisse nel suo diario Neapel und die Neapolitaner che "in nessun luogo si fanno gelati così eccellenti e a buon mercato come a Napoli. D’estate e d’inverno se ne fanno di tutti i frutti, o più liquidi in bicchieri, o più solidi in pezzi rotondi; oppure - e questo è il trionfo dell’arte - simili a una spuma".[12] Una serie di innovazioni tecniche, come la gelatiera a manovella (brevettata nel 1843 da Nancy Johnson), portarono alla diffusione più ampia del gelato e infine alla produzione industriale. In Italia a fine Ottocento il gelatiere napoletano Domenico Pepino portò a Torino la "Vera Gelateria Artigiana Napoletana" Pepino. La bottega propose in seguito un gelato noto come Pinguino, il primo gelato da passeggio con stecco, e divenne fornitrice della Casa Reale. Nel 1908 il gelataio napoletano Salvatore Lezza portò la ricetta degli spumoni negli Stati Uniti, dove il gelato napoletano divenne elemento tipico della cultura popolare. Ogni 21 agosto si celebra il "National Spumoni Day".[14] Nel 1911 fu pubblicato il Trattato di Gelateria, il primo ricettario dedicato alla gelateria pubblicato in Italia, del perugino Giuseppe Enrico Grifoni, artigiano che aveva appreso i segreti del mestiere a Napoli e aperto una fortunata gelateria a Bologna. Fu il gelatiere preferito di Giosuè Carducci, che lo soprannominò “il napoletano di Bologna”[15] alludendo al lungo soggiorno nella città campana in cui aveva imparato l’arte.[12] Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione ed esportazione all'estero della cultura italiana del gelato, oltre alla napoletana, merita citazione quella veneta, in particolare quella della Val di Zoldo, del Cadore della provincia di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. In particolare un gelataio cadorino, Italo Marchioni nel 1904 inventò il cono gelato, ovvero un contenitore fatto di cialda con la parte aperta verso l'alto da riempire con il gelato (a palline o con una spatola), contribuendo con questa innovazione a incrementare la popolarità e la diffusione del gelato italiano. Il gelataio napoletano Spica rivestì il cono internamente con uno strato isolante di cioccolato, olio e zucchero, e lo riempì di gelato alla crema di latte ricoperta di cacao magro con granella di mandorle e nocciole. L’idea fu battezzata con il nome di Cornetto[16]e brevettata nel 1961, per poi essere acquistata dalla multinazionale Unilever, proprietaria del marchio Algida e di altri marchi nel mondo, che rese l'idea napoletana l’icona dei gelati industriali da passeggio.
Romina Aimonetto
29/12/2022
Molto simpatici
Moreno De Angelis
27/09/2020
Pasticceria ottima, le paste sono fresche e soprattutto con gusto autentico e non il solito surgelato standard. Inoltre la cortesia e il sevizio fanno la differenza. Servito al tavolo con vassoio con la brioche scelta posta sul piatto, acqua servita su bicchiere in vetro...e tanti altri dettagli che fanno la differenza.
francesco rausei
21/12/2022
Eccellente luogo d'incontro, cortesia e servizi eccellenti
Julian Corradini
30/08/2022
Dalla colazione al dopocena, una sicurezza. Fantastico il bar e Fantastico lo staff !
Armando Bonfadelli
02/08/2022
Personale cordiale eccellenza nella pasticceria e nell cortesia ottimo gelato consigliato !
Maurizio Buselli
23/08/2021
Decisamente grazioso con personale assolutamente volonteroso e certamente educato. I prodotti, per i miei gusti, sono decisamente ottimi.
maria grazia mei
30/10/2022
Aperitivo ricco, ottimo gelato. Ambiente carino e informale.
Andrea Marini
05/07/2019
Gelato buono (trovare una bar con un gelato decente è impossibile al tempo ď oggi) il personale gentilissimo, cordiale e disponibile. Consiglio per chiunque abbia voglia di godersi un gelato ottimo in un ambiente piacevolissimo.
Roberto Amabili
15/12/2021
Locale accogliente, personale al top, la Titolare gentilissima e sorridente. Il miglior buon giorno che si possa avere. Roberto Amabili.
Luca Monaldi
28/08/2022
Gentilissimi e professionali. Ottimo bar.
Pesce Spaghetti allo scoglio Pasta al sugo di pesce ed aromi Frittura mista Menu vegano
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