Visitatore3/5
14/10/2020
Siamo alla Buca di Cesenatico, sul lungo canale, dove troviamo questo ristorante stellato con uno stile architettonico un po' agè.
Il pavimento a contrasto scuro non trova giustizia nei controsoffitti con incastonati i climatizzatori, come anche i faretti perimetrali che ti danno l'impressione di fare un tuffo nel passato.
Ma veniamo alla cucina, emblema del ristorante stellato, dove il percorso di degustazione "al buio" comincia con il mare in un panino, semplice, gustoso e con una temperatura gradevole al palato e al tatto.
Proseguiamo con antipasto di canocchie scottate e crude, davvero ottime, forse il piatto meglio riusciti di tutto il menù.
Proseguiamo con un tagliolino fatto a mano con sapore di mare, il piatto non viene gradito dai nostri palati in quanto il forte sentore di "mare" lascia un retrogusto amarognolo non proprio gradevole.
Segue un'ombrina con una spuma al tartufo su crema di patate, gradevole al palato ma le restituivano un sentore troppo "grasso".
Il predessert "pulisce" perfettamente le pietanze degustate e sarebbe stato già sufficiente per una degna conclusione, ma la cucina punta sui dolci presentando una torta al pistacchio con un gelato alla liquirizia, dal sapore complesso, rotondo e intrigante.
In linea di massima una buona cena, anche se in un ristorante stellato ci si aspetta di più.... Non solo dai piatti appena descritti, ma anche dalla sala, che dovrebbe spiegare a quante portate sono abbinati i vini della degustazione e comprendere in modo costruttivo che una critica sul piatto, può non dipendere dal "palato non abituato" del cliente, in quanto come nel nostro caso siamo abituati a sapori molto più complessi.
A volte un po' di umiltà in più può fare la differenza, perché il cliente non ha sempre ragione, però può darti motivi di riflessione.
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