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Dicono di noi:
Ho pranzato in questo ristorante il 21 ottobre, con amici. Non è la prima volta, e ci torno sempre volentieri in quanto il menù cambia ogni settimana, in tal modo escludendo l'effetto "routine". Ambiente immutato, igiene assoluta, musica di sottofondo, servizio puntuale. Certo, al ristorante si va per il cibo, e di questo voglio parlare. Quel giorno il menù prevedeva 1) - per antipasto un cestino di cuscus con calamaretti, olive verdi locali e peperone passito su specchio di crema al pomodoro fresco e menta, e un secondo antipasto formato da un involtino di verza con riso, manzo e verdure su crema di pane all’aglio e vellutata di panna acidula; 2) - due primi: una chitarrina alla crema di gambero reale con scorzette di lime e mandarino saltato al pepe rosa, e una crespella con ricotta e noci su vellutata di topinambur e chips di quinoa croccante; 3) - per secondo anatra ripiena alle castagne su salsa in fondo di cottura e ribes rosso accompagnato da verdure di campo saltate e patate duchessa; 4) - per dessert un semifreddo ai cachi e cioccolato con meringa giapponese e crema al finocchietto selvatico. 5) - In tavola Sangiovese di Montalcino e acque minerali, in fine l'immancabile caffè. Il tutto semplicemente squisito, e di questo va dato atto al bravissimo cuoco Mauro, che è apparso in sala a fine pasto: simpatico, cordiale e disponibile. Il prezzo lo stesso di sempre: fisso di 30 euro a persona.
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