Dicono di noi:
Una volta all'anno i nipotini mi chiedono una visita al Safari Park di Pombia, una volta all'anno passo davanti al Vecchio Mulino, senza mai fermarmi, venerdì scorso è stata l'occasione buona. La costruzione non attira particolarmente l'attenzione, ma è nel verde e il che non guasta. L'interno è stato ristrutturato in uno stile architettonico che non ho saputo riconoscere, non credo che i mulini fossero così al loro interno. Piccole stanze, basse, volta a botte, pareti bianche ricoperte di quadri. Sul retro la roggia che porta l'acqua alla ruota. I bagni lindi, nota di merito.
Per quanto riguarda la cucina, mi diventa difficile dare un giudizio di merito che sia
equilibrato, perchè amo particolarmente la cucina di tradizione e davanti a baccalà, rane fritte e lumache perdo la testa... ma non lo stomaco. Queste leccornie sono seguite a penne all'amatriciana e spaghetti al ragù di persico. Razioni abbondanti, ricche di condimento e ottimamente cucinate. Torniamo ai secondi. Baccalà dorato: un po' crudo, Escargot à la bourguignonne: mancava quel pizzico di sapore in più che le avrebbe rese un gran piatto. Rane fritte: un piatto da Re, grandissima frittura.
Tutto annaffiato da un buon Bonarda, vino della casa. Caffè corretto grappa e whisky. Nonna, Nonno e due Nipotini sazi e felici a 92,0 euro. A voi il giudizio finale.
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