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19/12/2019
Mi reco in questo locale assieme a mio padre un lunedì sera di dicembre. L’idea era andare nel posto ad Alessandria che serviva i migliori piatti al tartufo (rigorosamente Bianco), e in molti ci hanno consigliato il Ristorante Duomo.
Ora, non ho provato le proposte al tartufo di altri locali alessandrini, ma anticipo che l’offerta del Ristorante Duomo mi ha pienamente soddisfatto, superando anzi le mie aspettative.
Il locale è piuttosto piccolo (avrà una trentina di coperti al massimo) ed è gestito da due sole cameriere. Quando siamo arrivati eravamo praticamente gli unici, ma col trascorrere della serata si è riempito completamente, evidenziando qualche problemino per quanto riguarda la prontezza del servizio.
Entriamo e la cameriera ci accoglie prendendoci le giacche e facendoci accomodare al nostro tavolo. Quando ci portano i menu ci viene chiesto cosa volevamo da bere: non bevendo vino, prendiamo solo l’acqua. La cosa “buffa” è che quando la cameriera ci porta la bottiglia d’acqua, ci porta anche via TUTTI i bicchieri (inclusi quelli “normali”), che abbiamo dovuto ri-chiedere una volta che avevamo deciso cosa prendere.
Io ordino il Carpaccio di Magatella al Tartufo come antipasto; le Fettuccine al Tartufo come primo; come Contorno l’Uovo al Tegamino con Tartufo, che accompagnava il Coniglio Disossato con puré di zucca. Seguirà poi un dolce (“Torta al Cioccolato senza Farina”). Mio padre invece prende un antipasto (Crema di Cardi) e il Filetto di Ombrina ai Carciofi come secondo.
Ad aprire le danze è un assaggio di benvenuto che consisteva in una fettina di salame, un mini-peperone con burrata, e un mini-assaggio di Foie Gràs, il tutto accompagnato da un bel cestino di pane fatto da loro, che comprendeva diverse varianti (pane ai semi, alle noci, alle olive, normale e gli immancabili grissini piemontesi). Tutto buonissimo.
Quindi ci vengono portate delle “pepite” di tartufo bianco, che ci vengono pesate sotto i nostri occhi in modo da determinare quanti grammi sarebbero stati messi sui nostri piatti (alla fine prendiamo una pepita da circa 17grammi, del costo di circa 60€).
Ha poi avuto inizio la “vera” cena. Tutti i piatti si sono rivelati essere deliziosi, anche se, a dirla tutta, quello che ha veramente risaltato al massimo il sapore del tartufo è stato l’uovo al tegamino. Il carpaccio di Magatella era sensazionale, ma mi duole ammettere che il tartufo non esaltava eccessivamente il piatto. Fettuccine ottime e degne accompagnatrici del tartufo, mentre il Coniglio Disossato, il cui aspetto era lontanissimo da quanto mi ero immaginato (sembrava quasi una tartare) lo ho trovato veramente meritevole. Dimensioni delle porzioni adeguate al prezzo: non aspettatevi comunque di “stramangiare”, anche se l’ottimo pane (che potete – e consiglio di farlo – richiedere più volte durante il pasto) difficilmente vi annoierà e contribuirà a non farvi uscire dal locale da affamati.
Prima del dolce ci viene dato un assaggio di dessert, con un bicchierino di delizioso Blancmanger.
Conto totale circa 150€ (di cui 60€ solo di Tartufo), giusto.
Insomma, locale piccolo ma molto tranquillo che offre piatti tipici ma in ottica “moderna”. Dimensione porzioni giusta e prezzi medio-alti, ma adeguati. Servizio leggermente migliorabile (e nelle sere in cui il locale è pieno suggerisco di inserire un terzo cameriere, visto che dal momento in cui ci è stato portato il menu dei dolci al momento in cui ci è stata servita la torta sono passati olte 25 minuti perché gli altri tavoli erano nel pieno della loro cena…).
Lo consiglio: non posso confrontarlo con gli altri locali di Alessandria, ma come esperienza in sé mi è veramente piaciuta e il Tartufo era veramente, ma veramente sopraffino!
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