Qualche anno fa la mia amica Cristiana di Mammai confetture mi presentó Lucia, Gian Michele e Davide, mi disse che voleva farmi conoscere delle persone speciali a cui teneva moltissimo e che avevano un grande progetto da portare avanti.
Fu così che andai per la prima volta all’agricola Rosmarino (Ros'e Mari Farm & Greenhouse) poco fuori Oristano, andando verso Torregrande, subito dopo lo svincolo per Solanas, un azienda florovivaistica di oltre 10 ettari che negli anni 80/90 era un fiore all’occhiello del Sinis ma che successivamente chiuse e rimase abbandonata per oltre un decennio.
In questo decennio la natura incontrollata prese il sopravvento dell’azienda distruggendo o quasi le serre, gli alberi i ficus e i rampicanti sono cresciuti a dismisura ovunque creando un paesaggio bellissimo e selvaggio, sembrava di stare in una foresta tropicale, pochi avrebbero acquistato un azienda simile visto l’enorme lavoro e costi per rimetterla in sesto, solo due visionari e sognatori come Lucia e Gian Michele potevano avventurarsi in un impresa simile.
Ieri sono tornato ed ho visto per la prima volta la loro nuova creatura, il ristorante ROS’E MARI, sono realmente rimasto sbalordito, mai avrei pensato a qualcosa di così bello, vasto, imponente, affascinate e realizzato in così poco tempo.
Un ex capannone dell’azienda è stato parzialmente sventrato e rifatto nella struttura, per metà, quella che si affaccia alle serre e giardini è stata chiusa con vetri ed è quindi totalmente panoramico, a contatto con la natura, un immensa veranda dove tempo permettendo si apparecchia all’esterno, all’interno due enormi sale arredate finemente con tavoli e sedie di legno, sedute nuove e tavoli realizzati con recuperi di porte e finestre, al centro del capannone a dividere le due sale un immensa cucina, forse 400mq, totalmente a vista, come non ne avevo mai viste neppure dentro prestigiosi hotel, bellissima.
Dalla cucina uscivano piatti eleganti, Lucia per i tavoli a curare ogni dettaglio indaffaratissima e divertita, Gian Michele a curare l’ospitalità ed a creare convivialità, a raccontare il loro progetto, Davide alla cassa a coordinare lo staff, nel capannone affianco una discoteca ed un enorme buffet allestiti per una festa di compleanno di una ragazza molto esigente, tra il capannone ed il ristorante una giardino all’aperto totalmente illuminato, arredato con tavoli e sedie ed un via vai immenso di persone, all’interno del ristorante una sensazione di calma e relax incredibili, fioriere e pinte ovunque, sembrava di stare a cenare dentro un grande cubo di vetro dentro un bosco.
Certamente questo ristorante è stato un altro sforzo economico e fisico impensabile, ma loro anziché essere stremati continuavano a raccontarmi progetti futuri, matrimoni appena fatti, matrimoni da fare, Lucia parlava del suo progetto di fare delle stanze per creare ospitalità, Gian Michele di come pian piano stava scremando, allargando e formando lo staff, di come vuole che si lavori in team, con serenità e benessere, del messaggio che vuole far arrivare ai suoi clienti, di quant’era felice nel vedere Lucia raggiante nell’essere sommersa di lavoro, Davide che mi raccontava della sua gioia nell’andare a fare la spesa e nel comprare i pesci migliori.
Ho passato una serata stupenda, circondato di amici ma sopratutto mi sono caricato di positività nel vedere tanta energia da persone che affrontano un lavoro nuovo, pieno di insidie, che capiscono subito i loro errori e cercano di correggersi velocemente.
Credo che questo posto abbia tutte le carte in regola per diventare in pochi anni una vera farm incentrata sulla natura, dove creare un turismo esperienziale, dove il valore aggiunto di tutto sono i prodotti dell’azienda, la posizione strategica, e del sacrificio di un incredibile famiglia.
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